iPad a scuola sarà una realtà per 40mila studenti nel Minnesota. Il distretto scolastico di St. Paul, che ha un numero di studenti paragonabile a quello della provincia di Alessandria in Piemonte, ha scelto il tablet marchiato Apple per gli alunni di tutte le classi e di circa 60 scuola, con l’obiettivo di permettere ai bambini di utilizzare uno strumento hi-tech per l’apprendimento, dotati di alcune particolari app per la didattica e con un occhio di riguardo per gli studenti disabili.
Un esempio, quello della scuola pubblica del Minnesota, che dice come sia possibile non solo portare iPad a scuola, ma anche offrire agli studenti una didattica digitale, adeguata ai tempi: non una scelta di una classe o di un liceo, ma la decisione dell’ente pubblico che garantisce l’istruzione di circa 40mila studenti in circa 60 scuole. Insomma, una scelta che cambierà in modo sostanziale il modo di fare didattica delle centinaia di insegnanti che lavorano negli istituti e l’approccio allo studio e alle esercitazioni della generazione più giovane del territorio. Come in tutto il mondo, anche in Italia, vi sono sempre più scuole che scelgono di portare iPad o altri tablet in classe (Macity ha presentato alcuni casi del Sud, del Nord e un’esperienza al Manzoni di Milano) e la digitalizzazione della scuola è sempre più spesso considerata non un lusso, ma una necessità verso la quale inevitabilmente si tende.
Portare iPad a scuola al distretto St. Paul costerà circa 5milioni di dollari l’anno fino ad arrivare ad 8milioni di dollari quando il programma sarà a pieno regime e uno sforzo importante per le risorse umane, che dovranno aggiornarsi e formarsi per migliorare il proprio modo di insegnare in aula sfruttando al meglio le risorse tecnologiche. In Minnesota la scelta è stata drastica e con dei costi importanti, ma è stata possibile: la scuola incomincerà con 40mila iPad, oltre mille Macbook, dotati della suite iWork di Apple, iTunes U, iMovie e iBook e applicazioni come Socrative e Skitch.
Mentre in Italia si parla di caro libri, supplenze, riforme, dalla scuola pubblica del Minnesota arriva un invito a riflettere su come la scuola digitale potrebbe non essere un sogno che solo pochi concretizzano, ma una realtà per tutti gli studenti, da toccare con un tap.
